Più si avvicinano le elezioni e più la sfida, anche verbale, si fa “interessante”. Dopo il botta e risposta tra il sindaco di Giaveno Carlo Giacone e il parlamentare Osvaldo Napoli, il primo cittadino non le ha mandate a dire nemmeno al suo predecessore Daniela Ruffino, attualmente onorevole ma anche consigliera comunale a Giaveno. Quest’ultima, dopo l’evento del fine settimana con Vittorio Sgarbi, aveva mosso velate accuse su Facebook proprio contro Giacone: “Se c’è una regola, se c’è una legge deve essere rispettata”, aveva scritto a corredo di una fotografia scattata di fronte a Palazzo Marchini domenica, “se chi rappresenta l’istituzione non rispetta le regole come potrà mai pretendere che i cittadini lo facciamo? Se rispetto le regole posso stare in piedi davanti a tutti e sorridere orgogliosa! Chi non rispetta le regole è debole e vile”.
La risposta del sindaco Giacone
Se l’accusa è arrivata da Facebook, la risposta non poteva che essere condivisa sui social network. “All’inaugurazione di Sgarbi io per par condicio non ho potuto parlare e non ho potuto mettere la fascia”, ha scritto il sindaco Giacone, “l’onorevole Ruffino quando era sindaco alle elezioni del 2014, in periodo di par condicio, fascia e discorsi andavano bene”. E poi cita il 7 giugno di quell’anno quando, ricorda, prima del ballottaggio alla festa dei Bersaglieri Daniela Ruffino si presentò con la fascia tricolore e fece un discorso. “Anche il 13 aprile, prima delle elezioni, all’inaugurazione di piazzale Mollar dei Franchi, il sindaco aveva fatto un discorso con la fascia. Onorevole Ruffino ma chi è che non rispetta le regole? Lei?”. La parola finale sarà però quella dei cittadini chiamati a votare il prossimo 26 maggio.
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